sabato, luglio 29, 2006

Saldi?


Pubblico da grandi magazzini...






Se si cammina per la citta' e ci imbatte in una coda molto lunga di solito si pensa ad un negozio che vende tutto, una "sensation" o un chiosco di panini ottimo (ho visto un chebabbaro con una coda lunga un isolato!!).
Se vi trovate dalle parti della 53 ed e' venerdi... bhe', potrebbe essere l'appeal della cultura!! Infatti il venerdi' il moma e' gratis e chiude alle 20...
Dopo anni di visite senza successo (sempre chiuso per lavori, cavolettini) riesco ad entrare. Oggi, essendo venerdi', ho preferito mettere un po' a posto la mia postazione e riordinare le idee. Sono uscito alle 18:30. Bene, in dieci minuti ero li', e non ho potuto fare a meno di notare una coda...velocissima!! La gente entrava come fossero stati salmoni he risalgono il fiume! La signorina della biglietteria era piu' veloce del mago Silvan a mettere giu' i biglietti sul bancone:passi, afferri ed entri!! Pur essendo gratuito non puoi entrare senza un ticket. Il museo era pienissimo. In poco piu' di un'ora non ho visto che un piano e mezzo. Pazienza, ogni venerdi' passero' a dare un'occhiata. La cosa incredibile e' che all'interno si possono fare foto!! In Italia crocifissione pubblica con colpi di flagello. Come potrete immaginare la gioia dei Giapponesi! Interessante anche notare che in un museo normale il ritmo e' lento, si cammina piano, si fa molta attenzione... Se si tratta di qualcosa gratuito invece si va come spie, se una cosa non ti piace la si salta a pie' pari o la si tralascia "per la prossima volta". Se la cultura fosse davvero gratis credo che molti "artisti" svanirebbero". Ok, ammetto anche che si sarebbe in ostaggio all'ignoranza, ma i presupposti sarebbero diversi. Forse non sono lontani quei giorni...


Ecco un esempio di design Italiano... una sedia in cartone!! Dopo le valigie e le scarpe...



Va molto l'arte digitale... alcune cose non sono male, altre lasciano proprio il tempo che trovano. Almeno non sono fossilizzati negli anni 60/70 come da noi...



Arte digitale applicata a vecchie pubblicita'... l'ultima frontiera?

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